A Sansepolcro dall'11 al 19 luglio torna Kilowatt Festival. Con un programma adatto a tutti.
“In mezzo all’inverno, ho scoperto di avere, dentro di me, un’invincibile estate”: Albert Camus in una poesia del 1954. Trarre da Camus l’ispirazione per il motto (in gergo “claim”) di Kilowatt #23 rivela la rotta seguita dal progetto guidato da Lucia Franchi e Luca Ricci.
E proprio a loro abbiamo chiesto una sintetica riflessione sul ruolo che Kilowatt vuol avere nell’impegnativa costruzione di prospettive comuni dei due comprensori alto tiberini che possono avere nella produzione culturale una spinta di trasformazione futura superando la dicotomia Toscana - Umbria: “Per chi vive in Alta Valle del Tevere questa edizione di Kilowatt sarà un evento di straordinario interesse per chiunque. Ci sono in programma spettacoli di ogni tipo: allegri, comici, emozionanti, sorprendenti, disturbanti, insomma, adatti a tutti i gusti.
“Uno straordinario caleidoscopio di differenze e un'atmosfera che non assomiglia a quella quotidiana della nostra valle, ma è molto più piena di energie, vitalità, con tantissime persone giovani in giro e possibilità di avvicinarsi a contenuti culturali innovativi che raramente si ha l'occasione di vedere. Kilowatt crede che la cultura sia uno straordinario motore di cambiamento, nella logica promozionale collaborativa del Distretto di Economia Civile di cui anche Kilowatt fa parte”.
Questa 23ma edizione impasterà – da venerdì 11 al successivo sabato 20 – un programma fatto di 45 spettacoli di cui 24 tra anteprime, prime assolute, nazionali ed eventi in esclusiva; si aggiungono 54 repliche, 9 concerti, 9 dj-set, 3 laboratori residenziali, summer school gratuita su “Performing arts e digitale”, 3 laboratori, una mostra fotografica, 1 percorso sonoro, 4 incontri pubblici, 9 sessioni di feedback dei Visionari.
Quello che si coglie scorrendo le schede descrittive delle varie sezioni è la grande quantità di progetti presentati. Abbiamo estratto i titoli per sinteticità (tra parentesi la data): i dettagli produttivi di ogni proposta sono nel programma scaricabile da www.kilowattfestival.it
- Teatro: Marcia, democrazia! - composizione per un tempo venturo (12), James (15), Veglia (17), Sette bambine ebree. Un’opera per Gaza (16), Bovary (16), Trash Test (18), La traiettoria calante (11), Ivan e i cani (14), La cara dei vecchi (14), Molto dolore per nulla (17), Baccanti (19).
- Danza: Solo sognar ci terrà svegli (13), Le Palestriti (16), Le Tir Sacré (19), Hunter (12), Skin (12), Shido (13), Abdomen (15), G.O.A.T.S. (going on a trip, sis) (18), Asteroide (18), Reface (19), Megastructure (19), Unarmoured (11), Threesome (14).
- Danza urbana (Piazza Torre di Berta): DancehALL (12), Erato (13), POLS (14), Per-sona (15), That’s All (18).
- Selezione visionari: ConTatto (11), Quello che non c’è (12), I have seen that face before (13), AGiTA (14), Strangers in the Night (17), Faboo. Il potere dell’immaginazione (18), Anse (19). Feedback: 9 incontri tra visionari e compagnie artistiche tutte le mattine alle 11 (12 al 20: nei Caffè del Centro storico (delle Stanze, delle Logge, Gerasmo).
- Arte visiva: Unlocked (vietato ai minori), mostra fotografica di Riccardo Lorenzi (antica Cartolibreria Marisella).
- Site-specific e digitali: je suisse (or not) (dal 11 al 15), I cento suoni audio-walk (dal 16 al 19), Borderline Visible (16 e 17).
- Residenze digitali: Are boundaries real, or do we draw them to feel whole? (17).
- Concerti e dj-set (ai Giardini di Piero, a cura di I Citti del Fare): Electro Truffa, Māyā, Lorenzo Girotti, Nonsolotommaso, Androgynus, Montefiori Cocktail, Rusty Brass, Choro de Rua.
- I laboratori residenziali: From Broadway to Epidaurus (dal 12 al 18), con Marco D’Agostin, Pensare, fare, scrivere della luce (dal 12 al 19) con Gianni Staropoli e Michelangelo Bellani, Il suono del mio schianto, (dal 12 al 18) con Fabiana Iacozzilli.
- Laboratori gratuiti: Dancing with Excess (13), con Renae Shadler e Roland Walter, Threesome workout (15) con Wojciech Grudziński; Nel reticolo mediale: laboratorio di poesia (18) a cura della formazione artistica Mezzopalco.
- Summer School (gratuita): Digital Performing Arts: strumenti e opportunità per chi opera nella cultura (dal 14 al 18). Docenti: Marcello Carrozzino (Scuola Sant’Anna di Pisa), Filippo Rosati (Umanesimo Artificiale), Martin Romeo (NABA, Nuova Accademia di Belle Arti), Marcello Cualbu (IED – Istituto Europeo di Design), Lucia Franchi e Luca Ricci (CapoTrave/Kilowatt).
- Convegni: Incontro sull’opera di Raffaella Giordano (11, 12, 13), La creazione drammaturgica (14 e 15); “Deca +. Dieci e più punti per un festival ideale (16); La cultura della sostenibilità” (19).
di Andrea Chioini