Venerdì, 29 Marzo 2024

libreria acquista online

Salvare vite umane

Frontiere.

silvia romano2

A.V. - Gli occhi e le braccia delle Ong continuano ad essere sgraditi! Dopo la stagione flop delle inchieste della magistratura, gli ostacoli alle ong hanno assunto una forma diversa. Oltre alle prolungate attese al largo prima della assegnazione di un luogo sicuro di sbarco, che ultimamente (Ravenna, Ancona, Livorno, La Spezia) può essere anche molto distante dal primo luogo di approdo nel Sud d’ Italia, si sono aggiunti i fermi amministrativi disposti al termine delle missioni.

Anche la giustificazione dei fermi può sfiorare la farsa: a luglio 2021 la Geo Barents di Medici senza Frontiere salva 410 persone dall’annegamento, la Guardia Costiera precisa che l’ispezione ha fatto emergere “che i mezzi di salvataggio presenti a bordo sono sufficienti per un numero massimo di 83 persone a fronte delle 410 sbarcate nel porto di Augusta”. In sintesi: per “rispettare le regole” MSF avrebbe dovuto lasciare in acqua 327 persone !!!

Nel febbraio 2023 un’ordinanza della Presidente del Tribunale di Catania, Marisa Acagnino, liquida la “dottrina Piantedosi” sancendo che “l’Italia non può rifiutarsi di fare sbarcare i naufraghi soccorsi in mare da qualunque genere di navi di soccorso e non può discriminare i superstiti sulla base delle loro condizioni di salute” e condanna il Governo a pagare le spese legali nel procedimento promosso da “Sos Humanity”.

L’Ordinanza richiama la sentenza 6626 della Cassazione penale che aveva messo bene in chiaro come vada assicurato il rispetto dei diritti fondamentali delle persone soccorse, incluso il diritto a presentare domanda di protezione internazionale e che “il dovere di soccorso non può considerarsi adempiuto con il solo salvataggio dei naufragi, ma con la discesa a terra presso un luogo sicuro”.

Sempre nel febbraio 2023 l’Alto Commissariato Onu a Ginevra chiede al Governo italiano di ritirare il Decreto Ong perché potrebbe ostacolare la fornitura di assistenza salvavita da parte delle organizzazioni umanitarie con conseguenti più morti in mare, e precisa che esso è in contrasto con la normativa internazionale in vigore. ◘

 

 

Redazione


Editoriale l'altrapagina Soc. Coop.
Sede Legale: Via della Costituzione 2
06012 Città di Castello (PG)
Responsabile: Antonio Guerrini
Info Privacy & Cookie Law (GDPR)

Seguici anche su:

Dati legali

P.IVA 01418010540
Numero REA: pg 138533
E-mail: segreteria@altrapagina.it
Pec: altrapagine@pec.it
ISSN 2784-9678

Redazione l'altrapagina

Telefono: +39 075 855.81.15
dal Lunedì al Venerdì dalle 09.00 alle 12.00