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Il silenzio è d'oro

Città di Castello. Il quartiere di Riosecco attende una risposta alla richiesta di intervento presentata al Comune per l’alluvione di settembre. Qualcosa si è mosso,ma....

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Prima di diventare quartiere Riosecco era una frazione, anzi la frazione più vicina alla città. La costruzione della zona industriale e dell’agglomerato urbano cresciuto intorno l’hanno piano piano ricongiunto alla città, trasformandolo, di conseguenza, in quartiere. Un quartiere problematico per l’improvvisa crescita di case, di aziende e di traffico. Nel corso degli anni le criticità sono aumentate in relazione alla sua continua espansione e alla incapacità di trovare soluzione ai suoi problemi.

1- Dal 1960 Riosecco ha registrato uno sviluppo urbanistico scarsamente pianificato e a distanza mostra tutti i suoi difetti: strade strette; assenza di marciapiedi, mobilità compromessa…

2- Dopo la dismissione, la ex fabbrica di mattoni Santinelli è diventata un rudere sommerso di rovi, rifugio di animali selvatici e ricettacolo di topi e pantegane. La sua vasta area posta al centro del paese costituisce un pericolo per il continuo collasso di parti della struttura.

3- In una vasta porzione di quella che era l’area di scavo della fabbrica di mattoni è stato costruito un enorme parco che, nel tempo , ha mostrato rilevanti errori idraulici. Il polmone verde del quartiere attualmente si è trasformato in luogo di bivacco di giovani e bande senza controllo.

4- Negli anni ’90 è stato costruito attorno al parco il cosiddetto “quartiere ecologico”, una intuizione interessante sul piano teorico e culturale, ma nella sua costruzione ha lasciato più spazio al cemento che al richiamo ecologico.

il silenzio e d oro altrapagina mese gennaio 2023 45- L’area di circolazione connessa al nuovo quartiere è anch’essa compromessa dalla mancanza di collegamenti pensati per pedoni o ciclisti nel braccio di ricongiungimento al vicino quartiere delle Graticole.

6- Il torrente Vaschi, posto al centro del paese, dopo essere stato imbrigliato col cemento e al cui interno è stato fatto passare il sistema fognario, è diventato una bomba a orologeria: normalmente a secco, quando piove più del dovuto le sue acque tracimano inondando le case costruite all’altezza del torrente. L’alveo, scarsamente ripulito, si è riempito nel tempo di ghiaia, innalzando il livello di scorrimento dell’acqua e le sponde, prive di periodiche tosature, forniscono una barriera naturale alla diga che si forma e ai topi che vi scorazzano sulle sponde.

7- Nel 2012 fu interdetto l’attingimento di acqua da pozzi privati per il sospetto inquinamento delle falde acquifere derivante, probabilmente, da una sostanza chimica rilasciata dalle lavanderie presenti nella zona. Per risolvere il problema i riosecchesi hanno dovuto sostenere delle spese per collegarsi all’acquedotto comunale rimborsate all’80%. Come sia andata a finire quella storia e chi sia stato realmente il colpevole degli sversamenti inquinanti non si è mai saputo.

8-. La recente trasformazione di gran parte della zona industriale in settore terziario del commercio e dei servizi ha prodotto l’aumentato del volume di traffico che non trova adeguato sfogo né a est, né a ovest, né al centro dove scorre la strada statale. Prossimamente un altro centro commerciale verrà inaugurato in via Morandi con prevedibili ulteriori aggravi alla mobilità.

il silenzio e d oro altrapagina mese gennaio 2023 5Recentemente i cittadini del quartiere, dopo l’ennesima esondazione non solo di acqua piovana ma soprattutto di acque reflue fognarie, episodio avvenuto a settembre, hanno incontrato gli amministratori e poi scritto alla Giunta comunale, Sindaco compreso, per portare a conoscenza i fatti avvenuti. La lettera è stata protocollata in Comune a novembre, ma, dopo tre mesi, i riosecchesi non hanno ricevuto alcuna risposta o segnale di presa d’atto e di impegno per trovare soluzione ai problemi più urgenti.

Per interposta consigliera, Emanuela Arcaleni, che ha presenetato una interrogazione sui fatti calamitosi di settembre, si apprende che il Comune ha fatto richiesta alla Regione di un milione di euro per riparare i danni prodotti da quegli eventi. Non si capisce perché gli interessati debbano apprendere notizie che li riguardano dalla stampa e non direttamente dal Comune, dal momento che sono i soggetti interessati.

Forse sarebbe utile mantenere un atteggiamento meno sussieguoso, per non dire fanciullesco, su materie che coinvolgono direttamente  il rapporto tra cittadini e chi li governa. Il quartiere di Riosecco, come abbiamo detto, ha una storia diversa e più complessa degli altri quartieri della città, e ciò richiederebbe un supplemento di attenzione◘

Redazione


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