Sabato, 12 Ottobre 2024

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Avanti, c’è posto...

Sensoinverso.

silvia romano2

I latini lo avevano già capito! E per questo lo avevano scritto proprio in latino: Pacta sunt servanda. Cioè, i patti devono essere rispettati. E proprio per i più irredimibili avevano anche aggiunto: verba volant, scripta manent. Le parole volano, ma gli scritti rimangono. Sulle parole non si può fare affidamento, ma gli scritti sono scritti, non si scappa: bisogna rispettare i patti. Politicamente la traduzione è un po’ diversa, perché dopo il latino è arrivato il volgare, dal volgare si è passati all’italiano, a sua volta setacciato dal toscano, poi dai dialetti e infine dai partiti che hanno fissato per sempre il significato delle parole.

Per i partiti e i politici che ne fanno parte, la traduzione di quella frase significa che se tu fai un piacere a me, quando hai raggiunto lo scopo, la vittoria, la poltrona, la nomina, devi ricordarti di chi ti ha messo lì, e quindi onorare il tuo debito, ovvero pagare la cambiale. Insomma io ti do, affinché ut des: se hai firmato la cambiale, devi anche onorarla alla scadenza. E la scadenza del dopo elezioni ha segnato l’apertura delle danze con cui sono state pagate le cambiali sottoscritte in campagna elettorale. Un via vai di nomine a cascata in questi tempi di transizioni, non ecologiche ma sediologiche, passaggi di grado, spostamenti da enti lontani a enti vicini, che è lo slogan con cui Nunzio Filogamo apriva le trasmissioni, già lottizzate: cari amici vicini e lontani. Al centro di questo grande gioco della politica, che la luce del sole rende più sfolgorante, come un pugilatore suonato siede il Pd, il quale afferma col filosofo greco: tutto scorre.

E in effetti ha ragione: tutto gli scorre davanti, dietro e nei dintorni senza che lo scuota nemmeno un tic. Perché questa è la grande legge del divenire che governa l’universo e quindi anche la politica. Niente è così come appare, si passa da uno stato all’altro in un perenne cambiamento: da ex assessore a neo segretario del primo cittadino, da segretaria dell’ex primo cittadino a segretaria nella partecipata più vicina, si passa da disoccupati a subito occupati. Per questo i politici adottano sempre lo stesso slogan: avanti, c’è posto… è sufficiente firmare una cambialina: il voto. ◘

Di Redazione Altrapagina


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