Mercoledì, 04 Dicembre 2024

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I primi cento giorni sono agli sgoccioli...

Politica e amministrazione a Castello.

silvia romano2

A quasi tre mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, si possono esprimere delle impressioni che meriteranno certamente parecchio approfondimento e, si spera, un aperto e schietto confronto. Partiamo dal Sindaco e dalla Giunta comunale. Sono una squadra di amministratori molto varia: alcuni (Michela Botteghi, Letizia Guerri, Rodolfo Braccalenti) sono giovani, con poca esperienza. Avranno bisogno di maggior tempo per prendere in mano la situazione nei vari assessorati, stabilire il giusto rapporto con la gente, mostrare la dovuta autorevolezza. Un suggerimento: pochi proclami e tanto lavoro di ascolto della realtà tifernate, anche di chi non li ha votati, che in fin dei conti è la maggioranza della popolazione. Al Sindaco, che è altrettanto giovane ma ormai esperto, chiederemmo di delineare con chiarezza e concretezza gli scenari strategici della sua amministrazione. Un esempio: quali sono gli obiettivi di fondo che propone per lo sviluppo della città e per la sua vivibilità; cioè, in quale contesto di politica urbanistica si inseriscono i vari interventi particolari di cui si parla, o di cui non si parla ma si sa che bollono in pentola? È un esempio, che potrebbe essere esteso ad altri ambiti: la sanità, la cultura, l’ambiente e via dicendo.

La scelta di “giocare a carte scoperte”, di aprirsi al confronto sui temi più delicati, di coinvolgere apertamente chi ha proposte da fare, sarebbe una svolta estremamente apprezzata, contribuirebbe a sanare la disaffezione verso la politica e la grave spaccatura dell’opinione pubblica manifestatasi nelle ultime elezioni amministrative.

Quanto all’opposizione, nel suo complesso le prime impressioni non sono affatto confortanti. Anche tra i consiglieri dei tre schieramenti usciti sconfitti dalle elezioni ci sono dei neofiti. Speriamo che imparino presto l’arte dell’opporsi, che non è solo quella di ribattere alle mosse della maggioranza, che così facendo batte sempre il primo colpo e l’ha quasi sempre vinta. Opporsi è pure attaccare l’avversario dove è più debole, dove non se lo aspetta, anticipandone le mosse. Ma per far questo bisogna lavorare molto, fare politica, indagare; ed evitare i facili compromessi del quieto vivere.

All’opposizione non tutti sono alla prima esperienza. Andrea Lignani Marchesani è politico di lungo corso. Ma la sua in passato è apparsa una opposizione sporadica, non incisiva, “soft” si direbbe al giorno d’oggi. Luciana Bassini, in quanto ex assessore, conosce di sicuro il funzionamento della macchina comunale. Ma un conto è fare l’assessore, altro il consigliere di opposizione. E, in quanto ex candidata a Sindaco, dovrebbe prendersi la responsabilità (con tutto il duro impegno quotidiano che ne consegue) di guidare l’opposizione di Centro-sinistra. Dovrebbe, ma non sembra che lo stia facendo. Ne avrà voglia? Ne avrà le capacità?

Un po’ di esperienza dovrebbe averla anche Filippo Schiattelli. Però la sua scelta di farsi eleggere nel Consiglio provinciale in accordo con il Centro-destra rischia di confinarlo in un limbo politico senza grandi prospettive. Infatti sarà dura che i vari gruppi di Centro-sinistra lo possano considerare un interlocutore affidabile per il futuro; quanto al Centro-destra, ha talmente tanti galli nel pollaio ed è così privo di una strategia chiara e vincente, che difficilmente vorrà un altro galletto tra i piedi.

All’opposizione c’è pure Emanuela Arcaleni, l’unica consigliera espressa da Castello Cambia. Combattiva ed efficace già nel passato quinquennio, quando ebbe al fianco l’altrettanto tenace Vincenzo Bucci, la Arcaleni si è già distinta in questi primi mesi per la quantità e qualità dei suoi interventi. Le sue posizioni potranno essere più o meno condivisibili, ma c’è da darle atto che almeno lei, per fortuna, sta esercitando il suo ruolo con continuità e a tutto campo. Fosse tutta così, l’opposizione, ne guadagnerebbe anche la maggioranza, perché in democrazia è così: si lavora di più e meglio se pungolati. ◘

di Valentno Ranocchia


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