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Tari: un caos amministrativo

Lettere in redazione.

la guerra dimenticata i mass shooting mese dicembre 2021 2

Gentile Redazione,
il caos generato dall’invio delle cartelle Tari a novembre inoltrato, e con le prime due rate ormai scadute, merita un approfondimento che l’Amministrazione comunale sta omettendo, senza dare chiarimenti in merito. Già nel Consiglio comunale del 18 novembre io ho sollevato la questione chiedendo la convocazione della "Commissione controllo e garanzia" per conoscere quali “problemi tecnici” potessero mai giustificare ben tre mesi di ritardo; Commissione che è convocata per il 21 dicembre, perché si è dovuto attendere la “disponibilità” dei responsabili. Nel Consiglio successivo del 29 novembre siamo tornati sulla questione: rispondendo alla interpellanza dell’opposizione, l’assessore ha letto una missiva di Sogepu che in data 22 settembre 2021 annunciava “problemi tecnici”, non meglio precisati, nel database del programma di gestione del calcolo delle nuove tariffe Tari che avrebbe ritardato l’invio. A tale missiva, gli amministratori in carica (nonché rieletti) rispondevano ben 40 giorni dopo, nei primi giorni di novembre: peccato non abbiano saputo spiegare i motivi del grave ritardo con il quale si sono occupati di un problema riguardante un servizio per il quale i cittadini versano oltre 8 milioni di euro l’anno. Forse a settembre, pur non essendosi dimessi per occuparsi – a loro dire – dei problemi dei cittadini, erano in realtà impegnati in ben altro? Oppure hanno ritenuto più utile far finta di niente?

Nello stesso Consiglio del 29 novembre si è discussa la mozione presentata dalla consigliera Luciana Bassini, che chiedeva la rateizzazione in 3 rate fino al 31 marzo 2022: sostenuta con ampie motivazioni anche dalla sottoscritta, non ha però avuto esito positivo, perché la maggioranza l’ha bocciata con giustificazioni che, tra il serio e il faceto, possiamo riassumere con un “non c’è alcun problema perché i cittadini hanno tenuto i soldi fino a ora e pagando in una sola rata spendono meno di bollettini”. Quindi che i contribuenti paghino, e zitti.

Ma tantissimi cittadini ci hanno chiamato e rappresentato le gravi problematiche di dover affrontare una tale spesa, peraltro aumentata, a dicembre, con tutte le altre incombenze di fine anno. Ciò che sta succedendo ha del surreale: da una parte è difficilissimo accedere al servizio telefonico per avere chiarimenti o chiedere rateizzazioni, dall’altro alcuni utenti vengono richiamati al telefono o ricevono mail da Sogepu-Ufficio riscossioni Tari in cui si afferma che in mancanza di pagamento entro il 31 dicembre “ai sensi dell’art. 34 comma 5 del regolamento Tari del Comune di Città di Castello, laddove la tassa in questione non dovesse essere pagata nel termine ultimo anzidetto, la società procederà mediante invio di raccomandata A/R con l’indicazione dell’ammontare dovuto, che potrà essere pagato entro i 60 giorni successivi dal ricevimento della stessa, senza l’applicazione di sanzioni ed interessi”. Quindi si dice chiaramente che, anche in caso di superamento del 31 dicembre, non si applicheranno sanzioni né interessi (pur omettendo che saranno addebitate le spese di notifica).

tari un caos amministrativo articolo altrapagina dicembre 2021 3Crediamo che qui uno dei problemi più gravi sia il corto-circuito comunicativo: il cittadino non può essere vessato e ha diritto ad avere comunicazione chiara di quanto e come poter pagare.

Invece si costringe a pagare tutto in pochissimi giorni, magari confidando proprio sul fatto che tanti, specie i più anziani, ignari anche del nuovo metodo di pagamento (non più in bollettino postale ma in F24 bancario) si rechino allarmati in banca, preoccupati di incorrere in sanzioni, mentre altri, più avveduti e capaci di protestare, ricevono la tranquillizzante comunicazione di poter attendere nuovo avviso, senza sborsare nulla in più.

In pratica ottenendo la rateizzazione che i “bravi” amministratori politici hanno negato in Consiglio.

Una Amministrazione corretta dovrebbe rendere nota a tutti i contribuenti questa possibilità nonché rassicurarli che l’art. 33 del Regolamento, quello che prevede sanzioni pesanti, non verrà applicato a chi pagherà nei 60 giorni successivi al ricevimento del nuovo avviso di pagamento. E questo perché l’errore e l’inefficienza è di chi ha gestito il servizio e dell’Amministrazione che è stata latitante nei controlli, non dei cittadini che oggi ne subiscono le conseguenze…

Dal canto nostro, innanzitutto intendiamo informare i cittadini che potranno contare sulle Associazioni in difesa dei consumatori, i cui legali, da noi sentiti, si sono resi disponibili a dare supporto dopo aver appreso tutte le problematiche in questione: il lunedì e il giovedì pomeriggio ricevono presso lo Sportello del cittadino in Corso Cavour. Inoltre, saremo a breve ricevuti dal Garante dei contribuenti, ex Magistrato della Corte dei Conti, cui chiederemo un parere competente circa la correttezza o meno delle procedure.

di Emanuela Arcaleni, Consigliera comunale Castello Cambia


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