Giovedì, 18 Aprile 2024

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Elezioni: mamma mia!

Città di Castello. Il rinvio delle elezioni ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti

silvia romano2

Il rinvio delle elezioni sembra aver fatto bene a Luciano Bacchetta. Ha dismesso i toni aggressivi di qualche tempo fa, che stavano disgregando irreparabilmente quel poco che rimane della sua maggioranza, e cerca di riconquistare consensi. Sorrisi bonari al popolo, qualche carezza a chi spera di recuperare alla sua causa, un po’ di sana attenzione alle esigenze di quello o di quell’altro e pizzicotti agli avversari più tenaci (quasi a dire: ma chi ve lo fa fare di combattere così accanitamente, pensate alla salute, alla famiglia…). Insomma, il Sindaco resta abilmente al centro dello scacchiere per condizionare gli eventi.

A proposito di centralità, suggeriamo agli elettori di “centro” (non si sa cosa sia, ma lo mentovano in tanti) di mettersi ben due mascherine protettive. C’è infatti un pauroso assembramento al “centro” (non quello urbano, ma quello fantomatico politico). Si sente parlare con insistenza di una lista elettorale di “centro” pressoché pronta; inoltre i socialisti dissidenti vogliono fare un’altra lista che si rivolga al “centro” e così i “bacchettiani”; e pure il Centro-destra ha bisogno di una lista che rassicuri il “centro”. Rischiamo di ritrovarci in una situazione in cui ci saranno più liste che elettori di “centro”.

Il terremoto che ha scosso il PD a livello nazionale qui non ha fatto danni. Ma il danno maggiore è proprio che non ha fatto danni. Si è infatti trattato di un sisma benefico provocato, perché la “scossa” provocata da Nicola Zingaretti ha portato al radicale rinnovamento dei vertici nazionali. Non credo che, a Città di Castello, si siano accorti che è successo qualcosa di importante. Il nuovo segretario Enrico Letta ha chiesto al partito un capillare dibattito in tutti i circoli del PD. A Castello ce ne sono diversi, ma (quasi) tutto tace. È vero che la pandemia non permette incontri pubblici, ma in un anno di emergenza anche i sassi hanno ormai imparato che ci si può incontrare da remoto, che ci si può confrontare su una delle semplicissime piattaforme in uso anche per la didattica a distanza. Immaginate che bello: un circolo del PD che invita i cittadini della propria zona a discutere del rinnovamento del partito in videoconferenza; basterebbero un link e un click per dar retta a Letta.

elezioni mammamiai altrapagina aprile 2021Invece fa comodo andare avanti così. Contatti solo fra i capi, qualche incontro pubblico di facciata, soprattutto tessitura di trame dietro le quinte per realizzare l’impossibile: una coalizione di Centro-sinistra che tenga insieme il diavolo e l’acqua santa, cioè l’attuale alleanza PD-Bacchetta (a loro dire emblema di buon governo) e chi chiede una netta discontinuità con gli ultimi anni di amministrazione. Riusciranno i nostri eroi nel loro intento? Crediamo proprio di no! Intanto i vertici del PD traccheggiano, evitano di sbilanciarsi, in attesa non si sa di che cosa.

In realtà c’è qualcosa che potrebbe agevolarli nell’intento: le contraddizioni all’interno dell’unica forza politica di Centro-Sinistra che coerentemente è stata all’opposizione, che si poggia su numeri elettorali di una qualche consistenza e che potrebbe avere l’autorevolezza per chiedere con risolutezza al PD di cambiare rotta: i civici di Castello Cambia. È incredibile che dopo cinque anni di ostico ed efficace lavoro in Consiglio comunale per fare quello che all’opposizione si chiede – cioè vigilare attentamente sull’operato della maggioranza – ci sia chi tenti di mettere in discussione Vincenzo Bucci ed Emanuela Arcaleni, i consiglieri di Castello Cambia. Eppure sembra proprio che per qualcuno al suo interno la combattività mostrata da Bucci e Arcaleni sia ora un imbarazzante retaggio del passato,  un ostacolo sulla via di un accordo più “facile” col PD. Fosse così, addio Castello Cambia…

Questo scenario di lacerazioni e la carenza di strategia nel Centro-sinistra dovrebbe avvantaggiare il Centro-destra. Ma anch'essi nicchiano, rimandano le scelte. I più avveduti tra di loro sanno di non avere ancora individuato un candidato che potrebbe tradurre in vittoria certa il vantaggio elettorale acquisito negli ultimi anni. Al momento il Centro-destra non è né carne né pesce: non fa opposizione vigorosa in Consiglio comunale, né è in grado di offrire alla città un serio progetto di rilancio per il suo futuro.
Mamma mia… ◘

di Valentino Rocchiana


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