Giovedì, 28 Marzo 2024

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È partita la campagna abbonamenti a l’altrapagina.

Tutti i potenti vogliono abbonarsi

silvia romano2

Papa Francesco. Leggo l’altrapagina tutte le mattine dopo la messa a Santa Marta

Trump Donaldo. L’altrapagina? Mi ha fatto perdere le elezioni: non rinnovo l’abbonamento. Mi sentivo come Ronaldo; invece il Giorno del Ringraziamento ho mangiato l'altrapagina al posto del tacchino, foglio per foglio

Biden Joe. Faccio l’abbonamento a l’altrapagina, perché mi ha fatto vincere le elezioni

Putin Vladimiro. Questa vuolta non abbiamo avuto bisuogno di hackerare le elezioni ammericuane. Il cuompagno Donald ha fatto tutto da suolo: come dice l’altrapagina: cuornuto e mazzuato

Macron Emanuele. La nostra stampa sta in cima a Le Monde. L’autrepagine n’est pas grandeur. È piccirilla et a nous ce qui est piccirillo nun c’interessa pas

Erdogan Tappo Recept. Te la do io la grandeur!

Merkel Angela. Se sono quello che sono lo devo a l’altrapagina

Renzi Matteo. Se sono quello che sono lo devo a me stesso

Lignani Marchesani Andrea. Se sono l'enfant prodige del Centro destra lo devo a l'altrapagina

Bersani Pier Luigi. Gliel’ho detto a Bacchetta: «non stare a pettinare le bambole: leggi l’altrapagina»

Bacchetta Luciano. Io ci metto tutto l’impegno, lo giuro! L’appoggio sopra il tavolo sindacale, mi siedo sulla poltrona sindacale e poi la faccio girare (è girevole!) come una roulette, e quando la sedia si ferma, leggo. Si ferma sempre davanti alla finestra, e vedo la torre civica. Mi dispiace!

satira2Secondi Luca. Io leggo l’altrapagina nell’ufficio del Sindaco. La nasconde, ma io la trovo

Bucci Vincenzo. Leggo l’altrapagina alla faccia del Sindaco

Rossella Cestini. L’altrapagina? Che palle!!! La compro e poi la metto nei Cestini.

Cesare Sassolini. Anch’io la cestino: ma solo in Consiglio comunale

Venanzio Nocchi. L’altrapagina! È il mio s-partito preferito: la uso come cura omeopatica

Ciliberti Franco. Mi mantiene giovane, stirato, profumato, informato, azzimato, democratico e cristiano

Verini Valter. La leggo insieme a Veltroni: lui legge e io prendo appunti

Ascani Anna. Per diventare quella che sono non ho avuto bisogno de l’altrapagina. Sono ascesa e poi discesa, sono entrata e poi uscita, sono s-comparsa e poi ri-comparsa, son passata dalla periferia al centro, col biglietto di sola andata. Sono sempre stata la più brava: come al Liceo. Tié!

Zucchini Gaetano. L’altrapagina mi fa venire una reazione allergica.

De Luca Vincenzo. Giuro che se vedo una copia de l'altrapagina a Napoli faccio eruttare il Vesuvio fino a Città di Castello. Non sottoscrivo abbonamenti, ma posso regalarvi De Magistris e Di Maio da mettere nel presepe vivente assieme a Bacchetta come Re Magi. De Magistris porta l’oro (di Napoli); Di Maio il sangue di San Gennaro e Bacchetta l’acqua di San Florido. Tre guaglioni scurnacchiati. Causa Covid dovranno essere distanziati e con mascherina, possibilmente che li renda irriconoscibili, ed entrare uno per volta nella capanna. Ma perché sarà nato in una capanna? Se il bambino fosse nato a Napoli gli avremmo riservato una stanzetta al Cotugno: a riscaldarla ci pensavo io: a modo mio. Almeno avremmo evitato che nascesse a Scampia: sai le polemiche che ci sarebbero state! E poi questi genitori screanzati, che non erano nemmeno sposati e andavano a chiedere l'elemosina: mamma mia! Una famiglia così sgarrupata non ce l'abbiamo neanche ai quartieri Spagnoli, che è tutto dire, anzi "ho detto tutto", come disse Totò, il nostro compaesano. E quel piccolo bambino, con i capelli biondi e gli occhietti azzurri, con le fossette sulle guancette rosse, con le coscette con quattro pieghette da sembrare un bombolone allevato con gli omogeneizzati agli ogm, un obeso insomma. Il bue e l'asino altro che termosifoni: erano all'ingrasso per mantenere il bambinetto rubicondo e vorace, coi pastori che satira3portavano le pecore al macello e la stella cometa che gli indicava la strada: la traditrice. Invece i guaglioncelli napoletani sono secchi e snelli. Se fosse stato con loro avrebbe imparato in fretta a usare pistole, a borseggiare signore, a viaggiare in sei su un motorino senza casco. Altro che andare dietro a cammelli e predicare al tempio a 8 anni. A predicare a 8 anni: ma come si fa a predicare a 8 anni? Uno sciuscià a otto anni che va a predicare in chiesa! E chi l'ascolterebbe qui a Napoli uno che va a predicare in chiesa a otto anni? Giggino? No, lui va da San Gennaro. E l'unica volta che c'è andato il sangue è rimasto solido come un panetto di burro. Anche San Gennaro s'è rifiutato: «piuttosto rimango stitico, ha detto, ma la soddisfazione di sciogliermi non gliela voglio dare»

Alboino. Se avessi letto l'altrapagina Rosmunda non mi avrebbe fregato...

Attilio Fontana. L’altrapagina la uso come mascherina anti-Conte e poi la regalo a Gallera: tanto non sa leggere! E nemmeno contare: ha sbagliato anche a contare i vaccini per i lombardi. A me non importa: io e la mia famiglia lo abbiamo comprato in Svizzera

Salvini secondo Matteo. Madunina del santissimo Rosario: Passi il Papa amico dei gay, passi l'altrapagina e la perdita delle elezioni da parte di Trump, ma il vaccino contro il Covid inventato da due migranti è troppo! Cosa racconto al mio popolo. Che i migranti sono intelligenti? Come noi!

Meloni Giorgia. Ma li mortacci tua, de tu nonna e de tu sorata!

Di Maio Giggino. Quando tornerò a vendere semi allo stadio leggerò con nostalgia l’altrapagina per l’amore che ha nutrito per noi grillini

Dibba. Quanto mi piace! È così carina! Gustosa! La leggo tutte le mattine a mio figlio

Conte Giuseppi. Faccio tutti i giorni i Conte con l’altrapagina. E anche con il mio omonimo Giuseppi

Tesei Donatella. Non si è ancora abbonata a l’altrapagina? Ahia ahia ahiai! Per questo non si sente, non si vede e non parla. Ha attuato il lockdown di legislatura da quando ha saputo che la Regione tornerà di nuovo rossa causa Covid. «Non ho ancora fatto niente, pare abbia detto, ed è già tornata rossa! Chissà cosa dirà Salvini...»

Travaglio Marco. Quasi quasi entro nella redazione de l’altrapagina

Feltri Stefano. Peccato! È arrivato prima l’Ingegnere De Benedetti, altrimenti avrei fatto il direttore de l’altrapagina

Feltri Vittorio. Io sto a Bergamo di Sopra; mi frega un cazzo de l’altrapagina: morissero affogati quelli della redazione! C’è anche il prevost? Morisse pure lui: tutti i prevost terun.

satira4Zaia Luca. L’altrapagina? Ghe xé ‘n giornal? Ghe ‘l bisogna de lege? No! Mi vo ‘n gondoa a contar le onde del Gran Canàl. De lege l’altrapagina non me piase. Anzi, non me piase proprio de lege. Mi preferisco contar le onde: uno, du, trì, quatre, fino a dièse… Aspeto che Salvini cada nel canàl, così devento il cappio. Xe dise: il coppo. No, il cupo. No, il capro. Ecco: sì, il capro de la Lega. Anze: el capro de tuti i mammiferi de la Lega de Venessia: de tutti i vetrai, dei vetrinai, dei gongolieri, dei vinai, dei librai, de tutte le tose. Bele le tose vanessian! So’ tute bele le nostre tose; co’ le maschere che non se capise se so’ tosi o tose; se gano i mustachi o no; co’ quei vestiti beli, colorati, che non se capise se soto ci sta ‘n toso o ‘na tosa, se gano le braghe oppure no, se gano el biso oppure no. Qualche volta ghe penso con la parte atomica superiore del mio corpo da mammifero, me chièse: come averian fa’ i venessian a diventar ‘na Republica marinara? Non me lo so spiegar! Eran bravi i venessian. Con tuta st’aqua intorno como averian fa’ de arivar ‘n Cina? Ga da ese gente tosta sti venessian: doveano ave i cojon al posto de la testa né, xe sempre ‘na parte atomica. E quando se sbranzolavan (abbraciavano) i venessian dovean sta’ atenti de non fase mal: “fe’ pian; me strinsi i cojon!”. Xem anco molto religiosi. Dovè pensà che pe’ fermà le acque alte de Venessia avem fa’ come Mosè: avem deviso le acque alte da quele base e avem fabricà le parate de fero che se levan quan pigio el boton: io pigio el boton e le parate se levan e mi me sento come Mose.

A Venessia vegnon tuti a fa’ el viàjo de note: se sposan de jorno e viàjan de note. E poi vegnon en piàza San Marco a fase la someia con i colònbi o i colònbaci. Mi ho pensà ànca che me dispiase tanto de veda tanta genta soffrì. Ma no’ ho capì parché l’han ciàma pandamia. A noàntri nò intaressa la macchina de altri ghe se ingordìsia: nò avem le gondoe per viajar. Poì m’han dì xe ‘n malàn, e alora ho dì’ a tuti i venessian de Venessia de sentarse lungo el canàl con la boca spalancà e la napa a penzolon, poi pasa la gongoa bianca de l’ospedal xe fa il tampon. L’infermiero bianco de l’ospedal infila el tampon drento la napa senza se movare; se mova solo la gongoa su le onde el tampon va so e giò. I venessian gh’an fa el tampon lungo il canàl. A tute queste cose go pensà sopra, ma non ho capì ‘na mazza. Ma de lege non me va propria.

GIGI PROIETTI. Ho sempre letto l’altrapagina. Mi fa tanto ridere. Grazie Gigi.

Redazione - Disegni a cura di Ulderico Sbarra


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