Sport - cultura - ambiente. Cicloturismo: i viaggi di Benedetta Rossi
Il protagonista di oggi è un lago di origine vulcanica situato nella provincia di Viterbo: il lago di Bolsena.
Raggiunto di venerdì sera il campeggio situato nel lungolago, dopo un bagno in piscina abbiamo programmato la pedalata del giorno seguente. Fare solo il giro del lago ci sembrava un itinerario breve, così abbiamo aggiunto la visita a Civita di Bagnoregio: la “città che muore”.
Partiti il sabato mattina di buon'ora, in sella alle nostre bici ci siamo subito diretti verso Civita. 15km abbastanza in salita e dato il caldo di luglio siamo arrivati assetati. Civita di Bagnoregio viene raggiunta tramite un lungo ponte ed è richiesto un pedaggio di 5 euro. Fondata dagli Etruschi circa 2500 anni fa, era dotata in origine di 5 porte di accesso, mentre oggi la porta di Santa Maria risulta la più importante.
Ci siamo addentrati nella piccola cittadina che ora conta pochi abitanti (11 dicono le cronache) e qualche bar, ristorante e negozietto per i turisti, ci siamo goduti la bella ed ampia piazza e tutti gli scorci visibili dopo aver percorso i tipici vicoletti. Per scoprire Civita e come si sia ritrovata sospesa sulla roccia, consiglio una visita al municipio, attrezzato come museo, dove si racconta tutta la sua storia dalle origini.
Dopo aver pranzato in un grazioso ristorante riprendiamo il cammino e da lì ci dirigiamo verso Montefiascone, altro paesino arroccato con vista sul lago, per iniziare ad effettuarne il giro completo fino a ritornare a Bolsena. Il caldo ora si fa ben sentire e necessitiamo di un bagno al lago. Pedaliamo verso Marta, villaggio tipico di pescatori e troviamo una spiaggetta per rinfrescarci. Proseguiamo verso Capodimonte per poi dirigerci nella parte più selvaggia del giro, dove si trovano poche case, molta natura e questo ci piace.
Sono già le 19 e il sole inizia un po’ a scendere, quindi ci fermiamo vicino a Gradoli, in località Val di Lago, e prendiamo un bel panino; ritorniamo a Bolsena accolti da un bellissimo tramonto. I tramonti per noi sono sempre qualcosa di magico, ma rientrare da una bellissima giornata in bici e trovarselo così davanti è stupendo. La serata si conclude con una cena lungo il lago e a letto pronti per l’ultima giornata del weekend.
Ci svegliamo con le pile cariche per una bella corsetta all’interno della città di Bolsena fino alle mura più alte, e riusciamo pure a visitare la torre. Ci snodiamo tra i vicoletti molto caratteristici e rientriamo al camping lungo il lago.
La giornata è ancora lunga e, riposizionate bici e tenda in auto, lasciamo il campeggio per andare a visitare la città di Orvieto. Non può mancare una visita al famosissimo pozzo circolare di San Patrizio, profondo 54 metri e servito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome che consentivano di trasportare l’acqua in superficie.
Veramente un capolavoro, come d’altronde l’imponente duomo (visibile dai piedi della città) che purtroppo era già chiuso al nostro arrivo, ma che sicuramente torneremo a vedere.
E così si conclude un altro weekend di sport, natura, cultura e scoperta di cose nuove.
Un giro pedalabile di circa 70 km con dislivello non eccessivo, anzi nei tratti che costeggiano il lago la pedalata diventa piacevole e rilassante. Due città e un borghetto ricchi di storia: insomma giornate piene che hanno arricchito il nostro bagaglio culturale e dove abbiamo potuto ammirare ancora la bellezza della nostra terra. ◘
di Benedetta Rossi