Giovedì, 18 Aprile 2024

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Il trasporto pubblico a Castello non esiste

II Comitato dei Pendolari Stufi scrive...

silvia romano2

Caro Direttore,
... dieci giorni fa, di mattina, andando in giro per la mia città, ho voluto sincerarmi della situazione dei trasporti, soprattutto quelli destinati ai nostri figli che devono andare a scuola. Erano tanti i ragazzi fermi alle fermate dei bus, molti purtroppo senza mascherina che si intravedeva sotto il giacchetto semi aperto... e, di sicuro, questo non va bene. Poi, verso la piazza centrale di Città di Castello, mi sfrecciano davanti un paio di pullman con numerose persone e i vetri dei mezzi enormemente appannati.

Questo mi fa male. In tempi non sospetti si era fatto presente l’enorme disagio dei trasporti nell’Alta valle del Tevere: ma non è successo nulla. I proclami e i comizi di anni fa da parte di qualcuno sono solo serviti a far gongolare una parte di politica a discapito sempre e comunque dei cittadini che di trasporto vero non hanno mai visto neppure l’ombra.

Politica, di diversi Comuni, che vede spesso teatrini, anche se il Dpcm li ha chiusi, in cui assistiamo allo spettacolo di persone che fanno proposte solo per secondi fini, spesso elettorali: una ripetizione oramai stancante.

Quante volte noi del Comitato Pendolari Stufi abbiamo fatto presente la situazione difficile del trasporto durante la prima ondata di pandemia, raccomandandoci di non essere impreparati a un’eventuale altra ondata, che precisa si è riproposta!? Ma sì... chi se ne frega!!! Ora facciamo i conti e tiriamo le somme che sono sul negativo andante. E i “soliti noti” organizzano conferenze, si prodigano ora a interpellare dirigenti dei trasporti o ancora sentiamo affermazioni di “gruppi meteore” che ogni tanto si ricordano che il pendolare esiste, non facendo però nulla di concreto, ma solo spendendo paroloni senza cognizione di causa.

trasporto pubblicoVorrei proprio sapere chi di loro riceve le lamentele dei pendolari e cerca di porvi la dovuta attenzione... Uno degli ultimi sfoghi è della settimana scorsa da parte di Elisa, giovane studentessa, che ha chiamato il Comitato dei Pendolari Stufi dicendo che i treni della mattina sono un caos totale. Gente che occupa più di uno spazio perché “stravacca” sui sedili, gente senza mascherina, persone ammassate e molte volte sedute a terra, in un ambiente che è tutto tranne che sanificato! Per non parlare di coloro, che in barba a tutti si mettono a fumare all’interno del mezzo per molto tempo, visto che di cambiare la velocità ancora non se ne parla. Ma non era stato detto che i problemi sarebbero stati risolti? Mi sa che il sazio non crede al digiuno...

O ancora Sara, che lamenta il fatto che chi da Perugia deve andare a S. Sepolcro dopo l’una di pomeriggio rimane scoperto vista la mancanza di mezzi, problema oltretutto posto per tutti coloro a cui è stata soppressa la fermata e sono isolati ancor più di prima. Ma non erano state accettate le proposte per fare raccordi tra navette/bus-treni?

O ancora, ricevuti i voucher di rimborso per l’abbonamento non utilizzato lo scorso anno, molti si vedono sfumare la possibilità di utilizzarli perché obbligati alla scelta di altri mezzi per gli orari non studiati a dovere o per l’impossibilità di optare per abbonamenti, ad esempio, semestrali non contemplati. Rivedere queste cose come ci era stato promesso, no???

Potrei davvero proseguire con tante altre rimostranze ma mi fermo qui, cercando di far capire a coloro che leggeranno che sarebbe utile fare una riflessione... parlo soprattutto ad amministratori nazionali, regionali e comunali: in un Paese normale non si discuterebbe su come diminuire il numero di studenti pendolari per le lezioni in presenza, ma su come aumentare i mezzi e soprattutto il trasporto laddove il trasporto serio... NON È...!!!! ◘

Annalisa Costa - Presidente Comitato Pendolari Stufi


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