Bolivia: Il Washington Post come l'altrapagina: le elezioni si svolsero regolarmente
Nel numero de l’altrapagina di dicembre 2019, all’interno del dossier sull’America Latina, abbiamo dedicato un ampio spazio alle vicende della Bolivia e al Colpo di Stato. Sulla base degli studi e delle verifiche di diversi istituti specializzati, americani ed europei, che avevano monitorato le elezioni in Bolivia, scrivevamo che “….i risultati ufficiali delle agenzie hanno confermato che Evo Morales ha effettivamente vinto le elezioni del 21 ottobre e che la breve sospensione del conteggio dei voti, determinata a sua volta dal conteggio dei voti nelle zone più impervie (tradizionalmente peraltro favorevoli a Evo Morales) non hanno alterato il risultato elettorale”. Il tema della “frode elettorale” come noto è stato scelto come motivo scatenante per il golpe da parte dei militari e dell’estrema destra. Oggi, a distanza di oltre 4 mesi dalle elezioni e di due mesi dal nostro articolo, anche il prestigioso giornale americano Washington Post, attraverso la pubblicazione di una analisi commissionata a due ricercatori del Mit (Massachusetts Institute for Technology), Election Data and Science Lab, John Curiel e Jack R. Williams, attesta che «non c’è alcuna ragione per sospettare l’esistenza di brogli nell’ultimo processo elettorale in Bolivia». L’unico rischio di brogli a questo punto è quello che i golpisti potrebbero attivare in occasione delle elezioni del prossimo 3 maggio. A maggior ragione adesso che i sondaggi danno il Mas in largo vantaggio su tutti gli altri con buone possibilità di vittoria al primo turno.
Redazione l'Altrapagina